
Negli ultimi anni, le città italiane hanno assistito a una vera e propria rivoluzione nel modo di muoversi: monopattini elettrici, biciclette e scooter sono diventati protagonisti della mobilità urbana. Tuttavia, il recente aggiornamento delle normative ha portato a nuove regole e restrizioni che stanno cambiando il volto di questa rivoluzione. Ma quale di questi mezzi risulta più penalizzato dalle nuove norme? In questo articolo analizziamo le novità legislative e le loro conseguenze sullo stile di vita urbano.
Le nuove norme sulla micromobilità: cosa cambia?
Le nuove disposizioni legislative introdotte nel 2024 hanno l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza stradale e rendere più ordinata la circolazione nei centri urbani. In particolare, il legislatore si è concentrato sulla regolamentazione dei mezzi di micromobilità, come i monopattini elettrici, le biciclette e gli scooter, per rispondere alle crescenti preoccupazioni riguardo incidenti, comportamenti scorretti e convivenza tra diversi utenti della strada.
Le principali novità riguardano l’obbligo di casco per alcune categorie di utenti, l’introduzione di limiti di velocità più stringenti, nuove regole per la circolazione sui marciapiedi e l’obbligo di assicurazione per determinati mezzi. Inoltre, sono state inasprite le sanzioni per chi viola le regole, con multe più salate e controlli più frequenti da parte delle forze dell’ordine.
Questi cambiamenti hanno suscitato reazioni contrastanti tra gli utenti e gli operatori del settore, che si trovano ora a dover ripensare le proprie abitudini e strategie di mobilità. Ma vediamo nel dettaglio come queste nuove regole impattano sui diversi mezzi.
Monopattino elettrico: il mezzo più penalizzato?
Il monopattino elettrico è stato senza dubbio il simbolo della nuova mobilità urbana, grazie alla sua praticità, al basso costo e alla facilità di utilizzo. Tuttavia, è proprio questo mezzo a subire le restrizioni più severe dalle nuove norme. Tra le principali novità troviamo l’obbligo di casco per tutti gli utenti, indipendentemente dall’età, e l’introduzione di una polizza assicurativa obbligatoria per la responsabilità civile verso terzi.
Inoltre, la velocità massima consentita è stata ridotta a 20 km/h sulle piste ciclabili e a 6 km/h nelle aree pedonali, con il divieto assoluto di circolare sui marciapiedi. È stato anche imposto l’obbligo di dotare i monopattini di indicatori di direzione, freni su entrambe le ruote e luci ben visibili, sia anteriori che posteriori. Queste nuove regole hanno reso più oneroso l’utilizzo del monopattino elettrico, sia in termini economici che pratici, scoraggiando molti utenti occasionali.
Le sanzioni per chi non rispetta queste disposizioni sono particolarmente pesanti: si va da multe di 100 euro per la mancanza di casco fino a 400 euro per la mancanza di assicurazione. Inoltre, le forze dell’ordine sono state dotate di strumenti specifici per il controllo dei monopattini, come lettori di targhe e dispositivi per la verifica della velocità. Tutto ciò rende il monopattino elettrico il mezzo più penalizzato dalle nuove norme, almeno nel breve periodo.
Bicicletta: tra tradizione e nuove regole
La bicicletta rappresenta da sempre un simbolo di libertà e sostenibilità. Le nuove norme, pur introducendo alcune novità anche per questo mezzo, risultano meno severe rispetto a quelle per i monopattini elettrici. Rimane l’obbligo di utilizzare le piste ciclabili dove presenti e di rispettare le regole del codice della strada, ma non viene introdotto l’obbligo di casco per gli adulti (resta solo per i minori di 14 anni) né quello di assicurazione.
Le biciclette devono essere dotate di luci e campanello, e viene rafforzato il divieto di circolare sui marciapiedi, pena sanzioni che possono arrivare a 100 euro. Inoltre, è stata introdotta una maggiore attenzione ai comportamenti pericolosi, come l’utilizzo del cellulare durante la guida, con multe più elevate rispetto al passato.
Nonostante queste restrizioni, la bicicletta rimane il mezzo più flessibile e meno penalizzato dalle nuove regole. Gli incentivi all’acquisto di bici elettriche e tradizionali, le nuove piste ciclabili e le campagne di sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile continuano a favorirne la diffusione, rendendo la bicicletta una scelta sempre più popolare tra chi vuole muoversi in modo green e pratico in città.
Scooter: tra sicurezza e libertà di movimento
Lo scooter, sia tradizionale che elettrico, ha visto un incremento di utilizzo negli ultimi anni, soprattutto tra i giovani e i lavoratori che devono coprire distanze più lunghe rispetto a quelle affrontabili con monopattini o biciclette. Le nuove norme hanno introdotto alcune novità anche per questo mezzo, ma in misura minore rispetto ai monopattini elettrici.

Per gli scooter, rimane obbligatorio il casco e viene rafforzato l’obbligo di assicurazione. Vengono inoltre introdotti limiti più stringenti per la circolazione nelle zone a traffico limitato e nelle aree pedonali, dove l’accesso è consentito solo in presenza di specifiche autorizzazioni. Tuttavia, rispetto ai monopattini, gli scooter non subiscono limitazioni di velocità così severe e possono continuare a circolare sulle strade urbane senza particolari restrizioni aggiuntive.
In termini di sanzioni, le multe per chi viola le nuove regole sono simili a quelle già previste in passato, senza particolari inasprimenti. Questo fa sì che lo scooter rimanga un mezzo competitivo per chi cerca rapidità e autonomia negli spostamenti urbani, pur dovendo rispettare le regole di sicurezza e assicurazione già consolidate.
Qual è il mezzo più penalizzato? Considerazioni finali
Dopo aver analizzato le nuove norme e il loro impatto sui diversi mezzi di trasporto, appare chiaro che il monopattino elettrico sia il mezzo più penalizzato. L’introduzione dell’obbligo di casco per tutti, la necessità di assicurazione, le limitazioni di velocità e le nuove dotazioni obbligatorie rendono più complesso e costoso l’utilizzo di questo mezzo, che rischia di perdere parte del suo fascino originario di soluzione semplice, economica e immediata per la mobilità urbana.
La bicicletta, pur dovendo rispettare alcune nuove regole, mantiene la sua posizione di mezzo pratico e sostenibile, con poche restrizioni aggiuntive e incentivi che ne favoriscono la diffusione. Lo scooter, invece, continua a rappresentare una scelta valida per chi cerca maggiore autonomia e velocità, subendo solo marginalmente le nuove restrizioni.
In conclusione, le nuove norme rappresentano un tentativo di migliorare la sicurezza e la convivenza sulle strade urbane, ma rischiano di penalizzare soprattutto chi aveva scelto il monopattino elettrico come mezzo di trasporto principale. Sarà interessante osservare nei prossimi mesi come cambieranno le abitudini degli utenti e se il legislatore interverrà nuovamente per bilanciare sicurezza, praticità e sostenibilità nella mobilità urbana.