
Guidare è una delle attività quotidiane più comuni, ma anche una delle più sottovalutate in termini di attenzione e rispetto delle regole. Spesso, la routine e la fretta portano gli automobilisti a commettere errori che possono costare caro, sia in termini di sicurezza che di sanzioni amministrative. Secondo recenti statistiche, ben il 90% degli automobilisti italiani commette una specifica infrazione, spesso senza rendersene conto. Questa disattenzione può comportare la decurtazione di ben 5 punti dalla patente, oltre a una multa salata. Ma di quale infrazione si tratta e perché è così diffusa? Scopriamolo insieme in questo approfondimento dedicato a chi vive la strada ogni giorno, esplorando cause, rischi e consigli pratici per evitarla.
L’infrazione più comune: il mancato uso delle frecce
La distrazione alla guida può manifestarsi in molte forme, ma una delle infrazioni più sottovalutate e al tempo stesso più diffuse è il mancato utilizzo degli indicatori di direzione, comunemente chiamati “frecce”. Ogni volta che si cambia corsia, si svolta a un incrocio o si esce da una rotonda, il Codice della Strada impone l’obbligo di segnalare la propria intenzione agli altri utenti della strada. Eppure, la maggior parte degli automobilisti dimentica o ignora questa semplice regola, spesso dando per scontato che “tanto non c’è nessuno” o che “la manovra è evidente”.
Secondo i dati raccolti dalla Polizia Stradale e da numerose associazioni di settore, il mancato uso delle frecce è responsabile di una percentuale significativa degli incidenti stradali, soprattutto nei centri urbani e sulle strade a scorrimento veloce. L’infrazione non solo mette a rischio la propria sicurezza, ma anche quella degli altri automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni che condividono la strada.
Il Codice della Strada, all’articolo 154, è molto chiaro: l’indicatore di direzione deve essere azionato ogni volta che si intende cambiare direzione o corsia, senza eccezioni. La sanzione prevista può arrivare a 87 euro di multa, ma la vera stangata arriva con la decurtazione di 5 punti dalla patente, una penalità che può incidere pesantemente sul saldo punti e, in caso di recidiva, portare alla sospensione del documento di guida.
Perché il mancato uso delle frecce è così diffuso?
Molti si chiedono come sia possibile che un gesto così semplice venga trascurato da quasi tutti gli automobilisti. Le ragioni sono molteplici e affondano le radici sia nelle abitudini personali che in una diffusa sottovalutazione del rischio. Innanzitutto, la routine quotidiana porta molti conducenti ad agire in modo automatico, dimenticando i fondamentali della guida sicura appresi durante il conseguimento della patente.

Un altro fattore determinante è la percezione errata della pericolosità della manovra. Molti automobilisti credono che, in assenza di traffico o in situazioni apparentemente “sicure”, non sia necessario segnalare la propria intenzione. Questa convinzione è però smentita dai dati sugli incidenti: anche una manovra apparentemente innocua può cogliere di sorpresa un altro utente della strada, con conseguenze potenzialmente gravi.
Infine, la mancanza di controlli costanti e l’errata convinzione che “tanto nessuno mi vede” contribuiscono a radicare questa cattiva abitudine. Tuttavia, le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli proprio su questo tipo di infrazioni, consapevoli dell’impatto che hanno sulla sicurezza stradale.
Le conseguenze: multe, punti e rischi per la sicurezza
Molti automobilisti sottovalutano le conseguenze del mancato uso delle frecce, considerandolo un errore veniale. In realtà, le sanzioni possono essere molto pesanti. Come già accennato, il Codice della Strada prevede una multa che può arrivare a 87 euro, ma il vero deterrente dovrebbe essere la perdita di 5 punti dalla patente. Per chi ha già subito altre decurtazioni, il rischio di arrivare a zero punti e dover rifare l’esame di guida è concreto.
Ma le conseguenze più gravi sono quelle legate alla sicurezza. Segnalare le proprie intenzioni agli altri utenti della strada è fondamentale per prevenire incidenti, soprattutto in situazioni di traffico intenso, in prossimità di incroci o durante i sorpassi. Non usare le frecce significa rendere imprevedibili le proprie manovre, aumentando esponenzialmente il rischio di collisioni e tamponamenti.
Inoltre, in caso di incidente, il mancato uso degli indicatori di direzione può rappresentare un’aggravante, con ripercussioni anche sul piano assicurativo. Le compagnie potrebbero ridurre o negare il risarcimento se viene accertata una responsabilità diretta dovuta a questa omissione.
Come evitare questa infrazione: consigli pratici per una guida sicura
Prevenire il mancato uso delle frecce è semplice, ma richiede attenzione e consapevolezza. Il primo consiglio è quello di rinnovare la propria attenzione alle regole della strada, magari rileggendo il Codice della Strada o partecipando a corsi di aggiornamento sulla sicurezza stradale. Ricordarsi che ogni manovra deve essere segnalata, indipendentemente dalla presenza o meno di altri veicoli, è il primo passo per cambiare abitudini.
Un altro suggerimento utile è quello di sviluppare una routine mentale: ogni volta che si avvicina un incrocio, una rotonda o si cambia corsia, chiedersi “Ho azionato la freccia?”. Questo semplice automatismo può fare la differenza tra una guida distratta e una guida consapevole e sicura.
Infine, è importante sensibilizzare anche gli altri membri della famiglia, soprattutto i neopatentati, sull’importanza di questa regola. Una guida responsabile non solo riduce il rischio di incidenti, ma contribuisce a creare un ambiente stradale più sicuro per tutti. Ricordiamoci che il rispetto delle regole non è solo un obbligo, ma un segno di rispetto verso noi stessi e gli altri.