
Proteggere i libri dall’umidità in casa è fondamentale per chiunque ami leggere e desideri conservare la propria collezione in condizioni ottimali. L’umidità, infatti, rappresenta uno dei principali nemici della carta: favorisce la formazione di muffe, macchie, ondulazioni e, nei casi peggiori, può portare alla decomposizione dei materiali. Soprattutto nei mesi di giugno e durante l’estate, quando l’aria si fa più calda e umida, è importante adottare strategie efficaci per preservare i libri. In questo articolo, scopriremo il sistema dei restauratori per proteggere i libri dall’umidità in casa, con consigli pratici e soluzioni alla portata di tutti.
Perché l’umidità è dannosa per i libri
L’umidità è il principale fattore di degrado per i libri, soprattutto quelli antichi o realizzati con carta di qualità inferiore. Quando l’umidità relativa dell’ambiente supera il 60%, la carta inizia ad assorbire acqua dall’aria, diventando più fragile e soggetta a deformazioni. Questo fenomeno favorisce la proliferazione di muffe e funghi, che si manifestano con macchie scure, odori sgradevoli e, nei casi più gravi, la distruzione delle fibre di cellulosa. Anche le copertine in cartone o tessuto possono subire danni, gonfiandosi o perdendo la loro forma originale.

Oltre ai danni estetici, l’umidità può compromettere la leggibilità dei testi e la conservazione delle illustrazioni. I pigmenti delle stampe possono sbiadire o colare, mentre le pagine possono incollarsi tra loro. Per questo motivo, è fondamentale intervenire tempestivamente e prevenire l’accumulo di umidità negli ambienti dove sono conservati i libri.
Un altro problema legato all’umidità è la presenza di insetti xilofagi, come i pesciolini d’argento, che trovano nelle condizioni umide l’habitat ideale per proliferare. Questi insetti si nutrono della carta e possono danneggiare gravemente i libri, scavando gallerie tra le pagine e le copertine.
Il sistema dei restauratori: prevenzione e controllo
I restauratori di libri antichi e documenti storici seguono un protocollo rigoroso per proteggere i volumi dall’umidità. Il primo passo è la prevenzione, ovvero la scelta del luogo più adatto per la conservazione. Gli esperti consigliano di evitare cantine, soffitte e ambienti a rischio di infiltrazioni. La stanza ideale è asciutta, ben ventilata e con una temperatura costante tra i 18 e i 22°C, e un’umidità relativa compresa tra il 40% e il 55%.

Per monitorare le condizioni ambientali, i restauratori utilizzano igrometri e termometri digitali, strumenti facilmente reperibili anche per uso domestico. Questi dispositivi permettono di tenere sotto controllo i parametri e intervenire tempestivamente in caso di variazioni. Se l’umidità supera i livelli consigliati, è possibile utilizzare deumidificatori elettrici o, per piccole librerie, sacchetti di gel di silice o argilla essiccante, da posizionare tra i libri o sugli scaffali.
Un’altra tecnica adottata dai restauratori è la ventilazione periodica degli ambienti. Aprire le finestre nelle ore meno umide della giornata, evitare di addossare i libri alle pareti esterne (che possono essere più fredde e umide), e lasciare uno spazio di almeno 5 cm tra i libri e il muro aiuta a prevenire la formazione di condensa e muffe.
Consigli pratici per la casa a giugno
Giugno è un mese critico per la conservazione dei libri, poiché l’aumento delle temperature si accompagna spesso a una maggiore umidità atmosferica. Ecco alcuni consigli pratici, ispirati al sistema dei restauratori, da adottare in casa:

1. Scegliere una posizione adatta: Evitare di collocare la libreria vicino a finestre, porte o fonti di calore. Prediligere pareti interne e ambienti poco soggetti a sbalzi termici.
2. Utilizzare deumidificatori: In commercio esistono deumidificatori di diverse dimensioni e prezzi. Per piccoli spazi, anche i sacchetti di gel di silice sono efficaci.
3. Arieggiare regolarmente: Aprire le finestre al mattino presto o alla sera, quando l’aria è più fresca e secca, aiuta a mantenere basso il livello di umidità.
4. Pulire spesso: Rimuovere la polvere dai libri e dagli scaffali almeno una volta al mese, utilizzando panni asciutti e morbidi. La polvere trattiene l’umidità e favorisce la crescita di muffe.
5. Non sovraccaricare gli scaffali: Lasciare un po’ di spazio tra i libri per favorire la circolazione dell’aria.
Un altro accorgimento utile è quello di evitare di toccare i libri con mani umide o sporche, poiché il sudore e le impurità possono trasferirsi sulla carta, accelerando il processo di degrado. Inoltre, è importante non riporre mai i libri in scaffali chiusi ermeticamente, dove l’aria non può circolare.
Intervenire sui danni: come agire se l’umidità ha già colpito
Se ci si accorge che i libri mostrano segni di umidità, come pagine ondulate, macchie o odori sgradevoli, è importante intervenire subito per limitare i danni. La prima cosa da fare è isolare i volumi colpiti dagli altri, per evitare che la muffa si diffonda.

Le pagine leggermente umide possono essere asciugate delicatamente con carta assorbente non colorata, inserendo dei fogli tra le pagine e cambiandoli frequentemente. I restauratori consigliano di posizionare il libro in una stanza asciutta e ben ventilata, lontano dalla luce diretta del sole che potrebbe scolorire la copertina e le pagine. In casi più gravi, è possibile utilizzare una ventola a bassa velocità o un phon a freddo, mantenendo una distanza di almeno 30 cm dal libro.
Per eliminare le macchie di muffa, è possibile spolverare delicatamente la superficie con una spazzola morbida e asciutta, sempre indossando una mascherina per evitare di inalare le spore. In presenza di danni estesi o libri di valore, è consigliabile rivolgersi a un restauratore professionista, che saprà intervenire con prodotti specifici e tecniche sicure.